Le parti che stipulano un contratto di locazione possono decidere di prolungare la durata dell’accordo effettuando il rinnovo del contratto di affitto presso l’Agenzia delle Entrate. A differenza della proroga, il rinnovo consiste nel redigere, col medesimo inquilino, un contratto che si distingue dal precedente per nuove clausole e condizioni.

Proroga e rinnovo contratto di locazione: quali differenze
La scadenza di un contratto di affitto può essere posticipata attraverso due modalità: la proroga o il rinnovo del contratto di locazione. La proroga è il prolungamento della durata del contratto per un periodo di tempo ulteriore. In questo caso, le condizioni economiche e di durata rimangono invariate. Le parti devono comunicare la modifica all’Agenzia delle Entrate e pagare un’imposta entro 30 giorni dalla scadenza del contratto. Per la proroga del contratto di locazione, il fac simile è reperibile in vari formati su internet.

Il rinnovo, invece, consiste nella stipula di un nuovo contratto con lo stesso inquilino. In questo caso, le condizioni cambiano rispetto all’accordo precedente. Oggigiorno esistono differenti tipologie di contratti, per i quali è possibile richiedere presso l’Agenzia delle Entrate il rinnovo del contratto di affitto.

Il rinnovo del contratto di affitto 4+4
Il contratto di locazione 4+4 prevede che l’immobile, al termine dei 4 anni di locazione, possa essere nuovamente affittato dall’inquilino per il medesimo periodo di tempo. Dopo i primi 4 anni, infatti, salvo richieste particolari da parte di locatore o conduttore, la proroga del contratto di affitto è automatica. Ma quando avviene il rinnovo del contratto di locazione? Il rinnovo del contratto di affitto 4+4 si verifica alla scadenza del secondo quadriennio, qualora ne venga fatta esplicita richiesta da parte di una delle due parti.

In questo caso, il soggetto che avanza la richiesta deve inviare, con un anticipo di 6 mesi dalla scadenza del contratto, una raccomandata all’altra parte, che avrà 60 giorni di tempo per procedere al rinnovo del contratto di locazione. In caso di mancata risposta, il rinnovo del contratto di affitto 4+4 non sarà effettuabile; in caso contrario, invece, locatore e conduttore dovranno effettuare presso l’Agenzia delle Entrate la registrazione del nuovo contratto di locazione.

Il rinnovo del contratto di locazione 3+2
Il contratto di locazione 3+2, noto anche come contratto a canone concordato, prevede una durata di locazione minima di 3 anni, al termine dei quali è prevista la proroga automatica per altri 2 anni, salvo richieste particolari da parte di locatore o conduttore.

Il rinnovo del contratto di locazione avviene, invece, alla fine dei 5 anni e, come per il rinnovo del contratto di affitto 4+4, il soggetto che ne fa richiesta è tenuto ad inviare una raccomandata alla controparte e ad attendere la richiesta venga accettata o meno. In caso di accettazione, le parti dovranno procedere presso l’Agenzia delle Entrate al rinnovo del contratto di affitto. In assenza di comunicazione specifica delle parti, la proroga del contratto di 3+2 avverrà in maniera automatica.

Contratto ad uso non abitativo: come funziona il rinnovo
Il rinnovo del contratto di locazione ad uso non abitativo, e quindi commerciale, segue modalità particolari. In questo caso, il contratto di locazione è di 6+6, fatta eccezione per le attività di tipo alberghiero e teatrale, per le quali il contratto è di 9+9. Per gli immobili ad uso commerciale, il rinnovo del contratto di locazione avviene tacitamente (senza preventiva comunicazione) al termine della scadenza e mantiene le medesime condizioni.

Prima della scadenza del contratto di locazione, il locatore ha la possibilità di avanzare una richiesta di disdetta o annullamento con un preavviso di 12 mesi per i contratti di affitto 6+6 e di 18 mesi nel caso di contratti di locazione di 9+9. Naturalmente, alla base del mancato rinnovo del contratto di locazione ci devono essere delle ragioni specifiche e, talvolta, è prevista anche un’indennità risarcitoria al conduttore per i danni economici a cui l’attività potrebbe essere esposta.

Agenzia delle Entrate, il rinnovo del contratto di affitto con cedolare secca
Che cosa prevede la legge in merito al rinnovo del contratto di affitto con cedolare secca presso l’Agenzia delle Entrate? Nel caso in cui le parti vogliano procedere al rinnovo del contratto di locazione, mantenendo attivo il regime della cedolare secca, queste sono tenute ad esplicitare tale volontà nella comunicazione di rinnovo del contratto di affitto presso l’Agenzia delle Entrate.

La conferma deve avvenire entro 30 giorni dalla scadenza del contratto. Le parti hanno la possibilità di effettuare il rinnovo del contratto di locazione online utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate oppure presentando il modello RLI debitamente compilato presso l’ufficio dove l’accordo è stato registrato in passato.

Adempimenti e imposte da pagare per il rinnovo
Il rinnovo del contratto di affitto presso l’Agenzia delle Entrate comporta alcuni obblighi fiscali per locatore e conduttore. Dal momento che il rinnovo del contratto di locazione non ha rapporti con il contratto stipulato precedentemente, la procedura da seguire è la stessa della prima registrazione del contratto di affitto. Per questo motivo, le spese riguardano il pagamento dell’imposta di bollo (pari a 16 euro per ogni 4 facciate del contratto) e l’imposta di registro che va divisa al 50% tra locatore e conduttore.

L’imposta deve essere versata entro 30 giorni dalla scadenza del contratto tramite i servizi telematici, quindi attraverso il software Agenzia delle Entrate per rinnovo contratto di locazione oppure tramite il modello F24 Elementi identificativi. Nel primo caso, la comunicazione del rinnovo del contratto di locazione avviene automaticamente; nel secondo caso, invece, è necessario comunicare il rinnovo del contratto tramite modulo RLI compilato, da presentare all’ufficio di competenza. Nel caso di rinnovo del contratto con cedolare secca presso l’Agenzia delle Entrate, è sufficiente presentare il modello RLI. Per compilare i modelli di contratto di affitto da presentare, è possibile reperire i fac simile presenti in internet.

Ecco ulteriori informazioni che potrebbero essere utili per il rinnovo del contratto di locazione presso Agenzia delle Entrate.

Come rinnovare contratto locazione Agenzia Entrate?
Il contratto di locazione può essere rinnovato dalle parti, per un determinato periodo di tempo, secondo nuove condizioni. Il rinnovo si effettua accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate e seguendo la procedura prevista per la registrazione di un contratto di affitto.

Come avviene il rinnovo del contratto di locazione?
Il rinnovo del contratto di locazione avviene con tempistiche differenti in base al tipo di contratto stipulato. Per alcuni contratti, come ad esempio per quelli ad uso commerciale, il rinnovo è automatico alla scadenza. Per altre tipologie di contratto, invece, il rinnovo deve essere necessariamente richiesto da una delle parti coinvolte.

Quando scade il contratto di affitto si rinnova automaticamente?
Alla scadenza, il contratto di affitto si rinnova automaticamente. Questo non avviene se una delle parti avanza la richiesta di disdire o annullare il contratto per specifiche ragioni. La disdetta si concretizza solo se locatore e conduttore si attengono ai termini previsti per quanto concerne le modalità e le tempistiche di comunicazione.

Quanto si paga per il rinnovo del contratto di locazione?
Poiché il rinnovo del contratto di locazione prevede gli stessi obblighi fiscali della fase di registrazione, le imposte che le parti sono tenute a versare per tale modifica sono: l’imposta di bollo e l’imposta di registro. Le parti che abbiano optato per il regime della cedolare secca, nel rinnovo del contratto, sono esonerate dal pagamento di tali imposte.

*Notizia ripresa da Idealista.it

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