Il borgo di Morbegno è un tratto unico ed indelebile nella storia dell’arte, dell’architettura e dell’attività eno-gastronomica della Valtellina. Un vero e proprio gioiello immobiliare per coloro che desiderano lasciarsi trasportare dall’atmosfera antica di questo luogo dal raro fascino artistico, architettonico e culturale.
Morbegno, in Valtellina, è un borgo solcato da stradine strette che si snodano tra edifici antichi. Scorci unici e percorsi suggestivi immersi tra arte, architettura ed una natura dallo splendore autentico.
Nel suo centro storico è possibile contemplare il fascino della sua storia antica, la cui traccia è ancora fortemente percepibile attraverso le sue antiche viuzze che si snodano tra architetture secolari dove si nascondono tesori artistici, maestosi palazzi, facciate decorate da balconi in ferro battuto. Imperdibile è il Palazzo Malacrida, che si erge nella parte alta del paese. Questa nobile dimora è un mirabile esempio di rococò in Valtellina.
Oltre alle bellezze architettoniche, Morbegno ospita nel suo centro anche numerose cantine storiche, segno dell’importante attività vinicola e casearia svolta all’interno delle sue antiche botteghe, in grado di celare retrobottega dal sorprendente susseguirsi di volte, colonne e celle ad alveare che si snodano nelle cantine con altrettanti spazi in penombra, dove giacciono ben allineate le tonde forme di Bitto, i gustosi Salumi Valtellinesi, i Pregiati Vini e le Profumate Grappe. A Morbegno si deve infatti una lunga tradizione d’eccellenza casearia. L’esplorazione dei sapori e dei profumi della zona fa dunque tappa a Morbegno, centro principale della bassa Valtellina adagiato sul conoide del Bitto, il cosiddetto «principe delle Orobie» e patria dell’omonima specialità casearia. Di probabile origine celtica, il Formaggio Grasso Valtellina, chiamato Bitto, fra 1995 e il 1996 ha ottenuto marchio DOP.
La città di Morbegno sorge proprio alle porte della Valtellina, adagiata fra il lago di Como e le alte vette alpine, in una posizione ideale per sviluppare attività sportive legate ad entrambi i territori dal patrimonio naturalistico raro ed incontaminato.
La Valtellina, inoltre, è un vero e proprio paradiso per gli amanti dell’escursionismo e degli sport all’aria aperta, con una straordinaria varietà di itinerari da percorrere fra natura, storia e cultura. Nel suo lungo corso montano, dalle sorgenti fino al Lago di Como, l’Adda attraversa trasversalmente il cuore delle Alpi e nel corso delle ere geologiche, unitamente ai suoi affluenti come il torrente Bitto che taglia in due Morbegno hanno scavato valli la cui conformazione ha contribuito a donare al territorio una grande varietà di ambienti, che accoglie una straordinaria biodiversità animale e vegetale. Queste stesse valli nel corso dei secoli sono divenute anche le naturali vie di transito fra l’Europa continentale e quella mediterranea e oggi sono lo scrigno che ancora custodisce tradizioni antichissime e vitali. I primi a godere di questa ricchezza naturalistica e culturale sono sicuramente gli appassionati di escursionismo che in Valtellina possono trovare una rete di percorsi con pochi eguali in tutto l’Arco Alpino, per estensione e bellezza.
Fare trekking a Morbegno, circondata com’è da numerosi valli quali la Val Gerola, la Valle del Bitto con il passo di San Marco, la Val Tartano, con i numerosi percorsi di trekking e la Val Masino ben nota fra gli arrampicatori, significa scoprire ambienti sempre diversi, dai sentieri “vista lago” della Bassa Valle a quelli che transitano al cospetto dei giganti di granito del Masino (raggiungibili a meno d’un’ora di macchina da Morbegno), sino alle cime perennemente coperte di neve e ghiaccio che incorniciano l’Alta Valle.
Lungo L’Adda: dalle Sorgenti al Lago di Como
Il sentiero Valtellina è un itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo il fiume Adda tra Colico e Bormio, per una distanza complessiva di 114 km. Lungo il percorso, immerso nel verde e abbracciato dalle Alpi Retiche con i caratteristici terrazzamenti vitati e le Alpi Orobie, è possibile scoprire i piccoli borghi e le bellezze paesaggistiche della Valtellina.
La Costiera dei Cech: l’Anello del Vallone che riscopre l’antico splendore morbegnese e lacustre
Altro sentiero degno di nota è poi La Costiera dei Cech, l’imponente versante orografico destro che si erge alle spalle di Morbegno, caratteristico per i suoi terrazzamenti e vigneti. Il percorso, avente al sul termine il panorama lacustre di Colico, si snoda attraverso strette viuzze e sentieri che mostrano un vero e proprio spaccato della Valtellina d’altri tempi.
La Via dei Terrazzamenti: uno scorcio storico e naturalistico sulla “viticultura eroica” valtellinese
Uno splendido itinerario di trekking sul versante retico della Valtellina è poi La Via dei Terrazzamenti situata sul versante più solivo della Valtellina, quello delle Alpi Retiche, ad una quota compresa tra i 300 e i 700 m. Un percorso che collega Morbegno a Tirano raccontando la storia e la grandezza del lavoro dell’uomo, che è riuscito a rendere coltivabile le pendici di queste montagne: la cosiddetta “viticoltura eroica”. Il percorso, che si snoda per ben 70 km di vigneti terrazzati da cui si ottengono i pregiati vini valtellinesi, gode di scorci panoramici naturalistici e culturali davvero suggestivi.
L’Anello della Colmén di Dazio: tra rocce, dirupi, miniere ed antiche rovine
Sentiero di trekking forse più gettonate dai morbegnesi è l’Anello della Colmén di Dazio che consente di raggiunge la conca di Dazio, una delle più importanti e caratteristiche formazioni geologiche della Valtellina, nonché il punto più alto del territorio morbegnese. Questo percorso permette di conoscere questa particolare area del territorio valtellinese che, per le sue caratteristiche, presenta anche notevoli spunti di interesse naturalistici ed etnografici. La Colma di Dazio, monte dirupato, sterile e roccioso, presenta sulla propria cima una piccola pianura ivi si notano le rovine di un antico castello, cunicoli sotterranei e miniere di ferro abbandonate. Un sentiero, dunque, dalla rara bellezza naturalistica e culturale.
Il Passo San Marco e le trincee: testimonianze silenziose di guerre passate
La Via Priula, inaugurata nel 1592, fu un’antica via di collegamento tra Morbegno e Bergamo, rendendo possibile le comunicazioni e soprattutto i commerci con la Serenissima Repubblica di Venezia. Passo San Marco è il punto più alto della Via Priula, il cui fondo è ancora oggi visibile.
L’escursione che da Passo San Marco porta alle trincee di Passo Verrobbio è un percorso di grande impatto storico in grado di mostrare parte della Linea Cadorna, una linea difensiva costruita durante la Prima Guerra Mondiale a protezione del confine italo-svizzero e oggi testimonianza di cosa significò la Prima Guerra Mondiale anche nei luoghi meno coinvolti dal conflitto.
Il Cammino Mariano: l’itinerario tra i santuari mariani della Valtellina
Il Cammino Mariano delle Alpi è un percorso di grande valenza religiosa e culturale. Un progetto che nasce con l’obiettivo di realizzare un percorso che, attraverso la Valtellina e toccando alcuni luoghi di culto mariano della provincia di Sondrio, conduca fino al Santuario della Madonna di Tirano, il monumento religioso più importante della Valtellina e proclamato nel 1946 da Papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina”. Quanti percorrono il Cammino Mariano delle Alpi avranno possibilità di contemplare le testimonianze del culto mariano in Valtellina ma anche le rare bellezze paesaggistiche delle Alpi, nonché i beni storici culturali che caratterizzano il territorio.
Morbegno è dunque un gioiello immobiliare dal raro fascino artistico, architettonico, culturale e naturalistico ideale per coloro desiderosi di immergersi in un’atmosfera fatta di antichi saperi, sapori e natura.